Nato a Pamplona (Spagna), il 1 ottobre 1971.
Sacerdote incardinato nella Prelatura della Santa Croce e Opus Dei.
Dottore in Diritto presso l’Università di Navarra (1999) e Dottore in Filosofia presso la Pontificia Università della Santa Croce (2016).
Dopo il mio dottorato a Pamplona, sono stato professore di Filosofia del Diritto all’Università Miguel Hernández di Elche (2000-2003) e all’Università della Coruña (dal 2003).
Dal 2013, sono professore visitante di Filosofia del Diritto all’Università Pontificia della Santa Croce.
Nel 2009 sono stato valutato positivamente (“traiettoria di ricerca distaccata”) dal Programa I-3 del Ministero di Scienza e Innovazione di Spagna e nel 2010 ho ricevuto l’accreditazione nazionale per il Corpo Docente di Professori Titolari di Università (Professore Associato o di seconda fascia).
Sono stato professore visitante dell’Università di Piura (Perú) e dell’Università Austral (Buenos Aires, Argentina) e ho fatto diversi soggiorni di ricerca (Bentham Project - University College London, 1995; Seminar für Staatsphilosophie und Rechtspolitik dell’Università di Köln, 2000; International Center for Transitional Justice di New York, 2008).
La mia ricerca si articola principalmente intorno a tre linee. La prima si riferisce a questioni direttamente giuridiche circa l'analisi critica del positivismo giuridico ed il suo sviluppo storico.
Il secondo campo di ricerca al quale ho dedicato un'attenzione maggiore è l'analisi del neoconstitucionalismo: lo studio di quella teoria e prassi costituzionali che nascono dell'adozione di una concezione della Costituzione come ordine valutativo, come una norma che, a nome di certi valori, conforma l'attività di tutti gli individui politicamente attivi, sia pubblici che privati.
Infine, il terzo campo di ricerca è indirizzato allo studio della chiamata "giustizia transizionale", cioé la concezione della giustizia associata con periodi di cambiamento politico, caratterizzati per risposte giuridiche che hanno l'obiettivo di far fronte ad un pasato di violazioni gravi di diritti umani, e che gira intorno a quattro principi basilari: a) lo stabilimento della verità (truth telling); b) la riparazione alle vittime; c) il procedimento giudiziario dei perpetranti; e d) le eventuali riforme istituzionali che dissipino il pericolo di riproduzione futura dei conflitti.
Attualmente, la mia ricerca si concentra sullo studio del problema dell’obbligatorietà giuridica nella tradizione analitica. Lo scopo è di esaminare il senso e la portata della comprensione del diritto come ragione per l’azione e, quindi, la sua natura obbligatoria, considerando, in tutto ciò, sia l’opera di Joseph Raz che quella di John Finnis.